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L’Antica Elea in Epiro: Una Finestra sul Passato

L’Antica Elea in Epiro: Una Finestra sul Passato

L’antica Elea, Elaea o Elaia, situata nell’Epiro, nell’odierna Grecia nord-occidentale, è un sito archeologico di straordinaria importanza, menzionata da Tolomeo, che ci offre uno sguardo unico sulla vita e la cultura di una comunità ellenica poco conosciuta. Questo luogo, meno famoso di altre città antiche della Grecia, come Atene o Corinto, è stato oggetto di crescenti studi archeologici che ne stanno rivelando le complessità storiche e culturali.

Il sito archeologico di Elea si trova nei pressi della moderna città di Paramythia, nella regione di Thesprotia, in un’area strategicamente posizionata tra le montagne e le pianure costiere dell’Epiro. La sua posizione, su un’altura naturale circondata da fiumi, suggerisce che la città avesse un importante ruolo di controllo e comunicazione tra l’entroterra montuoso e le rotte marittime.

Il sito venne identificato per la prima volta nel XIX secolo da viaggiatori e studiosi europei, ma fu solo nel XX secolo che iniziarono scavi sistematici. Le ricerche sono state condotte prevalentemente dall’Eforato delle Antichità dell’Epiro, con il supporto di università greche e internazionali.

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Uno degli ethne più importanti della regione della Tesprozia, nell’antichità, è stato quello costituito dalla tribù degli Eleati, che aveva come centro principale la città di Elea. Oggi essa è situata a 30 km a est della città portuale di Igoumenitsa e circa a 50 km dalla città capoluogo dell’Epiro moderno, Ioànnina. Elea è uno dei siti archeologici della regione meglio conservati e maggiormente scavati negli ultimi anni

Ioannina, Unità comunale di Ioannina, Comune di Ioannina, Unità regionale di Ioannina, Regione dell’Epiro, Grecia

Dodoni, E6, Oracolo, Comune di Dodoni, Unità regionale di Ioannina, Regione dell’Epiro

Sito archeologico di Elea

Tempo impiegato per la visita 1h
50%

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Orari e informazioni

Storia e Sviluppo

Elea sembra essere stata fondata tra il V e il IV secolo a.C., durante il periodo di maggiore sviluppo dell’Epiro sotto il regno dei Molossi. Questa tribù, parte della lega epirota, era nota per il suo legame con la dinastia degli Eacidi, di cui faceva parte Pirro, re dell’Epiro: un re greco che combatté contro i Romani nel III secolo a.C., famoso per la “vittoria di Pirro” (o “vittoria pirrica”), un successo ottenuto a un costo così elevato da rendere la vittoria stessa un disastro.

La città si sviluppò come un centro fortificato, probabilmente in funzione difensiva e amministrativa, ma anche come punto di scambio commerciale. Durante il periodo ellenistico (III-II secolo a.C.), Elea raggiunse il suo apice, integrandosi nel tessuto politico e culturale dell’Epiro e partecipando agli eventi della regione, come la lotta contro Roma.

Dopo la conquista romana nel 167 a.C., Elea perse gradualmente importanza, fino a essere abbandonata intorno al I secolo d.C.

Caratteristiche del sito archeologico di elea

Gli scavi hanno portato alla luce resti che testimoniano la struttura urbana e la vita quotidiana della città. Ecco alcune delle caratteristiche principali del sito:

  1. Le Mura Ciclopiche: La città era circondata da imponenti mura difensive in pietra, costruite con blocchi poligonali. Queste mura, tipiche dell’architettura militare epirota, sono tra le meglio conservate della regione e offrono preziose informazioni sulle tecniche edilizie dell’epoca.
  2. L’Acropoli: Situata nella parte più alta del sito, l’acropoli era il cuore religioso e politico della città. Qui sono stati rinvenuti i resti di edifici amministrativi e di un santuario dedicato a una divinità locale, probabilmente Zeus o Atena, figure centrali nel pantheon epirota.
  3. Gli Edifici Pubblici: Nei pressi dell’acropoli sono stati individuati resti di edifici che probabilmente fungevano da sedi per assemblee o attività commerciali, come l’agorà.
  4. Le Abitazioni Private: Sono stati rinvenuti resti di abitazioni in pietra, spesso dotate di cortili interni e piccoli magazzini, che testimoniano una vita domestica semplice ma ben organizzata.
  5. I Ritrovamenti Materiali: Tra i reperti più significativi vi sono ceramiche, monete e oggetti di uso quotidiano, come utensili e gioielli. Questi artefatti mostrano influenze provenienti sia dalla Grecia continentale che dall’Italia meridionale, suggerendo intensi scambi culturali.

L’Agorà di Eles, il centro politico e commerciale della città, situato a sud della strada principale, era originariamente una piazza cittadina aperta, ma durante il periodo ellenistico era fiancheggiata da stoa, che erano edifici lunghi e stretti, aperti ai lati fronte La parte inferiore della stoa, situata a est dell’Agorà e che misurava 40 metri per 10, era in pietra.

La parte superiore dell’edificio era in mattoni di fango e il tetto era in tegole. Le colonne della facciata erano in legno. All’interno, il tetto era sostenuto da 11 pilastri e una panca correva lungo le pareti. La stoà fu rovinata e quindi abbandonata prima della metà del II secolo a.C., probabilmente nell’anno 167 a.C. dai Romani.

Il lato nord-est di Elea era poco edificato. In questa zona, che ha la forma di una terrazza a gradoni, si trovavano due delle sorgenti che rifornivano d’acqua la città. Un piccolo tempio, che misura 16,50 per 6,00 m. all’estremità ovest della stessa area, che prevale sulla parte bassa della città, esisteva un arido dotato di pronao, cella e adyton. Sopravvive ancora solo la parte inferiore delle mura del tempio originale, scolpite nella roccia. La parte superiore era realizzata in mattoni di fango, rinforzati con orditure in legno. Al centro della cella, l’ambiente principale del tempio, era posto un basso piedistallo, destinato alle offerte dei fedeli. La divinità qui venerata rimane sconosciuta

Ruolo Culturale e Religioso

L’Epiro, storicamente percepito come una regione periferica rispetto alle polis della Grecia centrale, ha in realtà svolto un ruolo cruciale nella mediazione tra il mondo greco e quello illirico. Elea, con la sua posizione strategica, fu probabilmente un centro di incontro per mercanti, pellegrini e viaggiatori.

La religione occupava un posto di rilievo nella vita della città. Il santuario locale non era solo un luogo di culto, ma anche uno spazio di coesione sociale, dove si celebravano feste religiose e si stringevano alleanze politiche.

Importanza del Sito archeologico di elea

Lo studio sito archeologico di Elea offre agli archeologi l’opportunità di comprendere meglio l’organizzazione sociale, economica e militare dell’Epiro antico. Inoltre, consente di sfatare il mito che l’Epiro fosse una regione culturalmente marginale, dimostrando invece la sua rilevanza nell’ambito del mondo ellenistico.

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